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Il giovedì è la giornata dell’approfondimento tecnico in collaborazione con Coach Factor e allora sullo schermo appare Francois Salvagni, pronto a stigmatizzare ancora una volta uno dei dogmi nella programmazione degli allenamenti.

Ma prima non può ovviamente mancare un commento alla grande sfida giocata in campo maschile, quella tra Lube e Zaska, che è costata l’eliminazione ai cucinieri nonostante la vittoria per 3 a 0, si è fatto scivolare via il golden set con qualche occasione buttata via che gli è costata l’eliminazione.

Il primo punto è legato proprio alla partita di Civitanova con il cambio del palleggiatore per alzare il muro e ciò che comporta giocare senza un alzatore di ruolo nella fase di ricostruzione. L’altro è quella della struttura dell’allentamento che solitamente è caratterizzato da una progressione sia per intensità fisiche che per richieste tecniche più complicate. “La struttura dal semplice al complesso è sicuramente quella più utilizzata, siamo noi che creiamo degli automatismi fisici e mentali nei nostri atleti per i quali si abituano ad avere un certo ritmo. Molte volte dobbiamo essere in grado di cambiare la struttura iniziando con delle richieste complesse per poter essere pronti subito”

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