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In collegamento da Milano abbiamo Paolo Tardio, capo ufficio stampa del PowerVolley Milano. “ Una stagione particolarissima, siamo stati un po’ travolti dal Covid” commenta sulla sfortunata regular season “Avevamo fatto tutto ciò che è stato necessario per evitare il contagio. Quando siamo tornati in campo ci è mancato il ritmo gara”.
Ghiotta occasione di capire meglio com’è cambiato il lavoro dell’ufficio stampa nella stagione influenzata dal virus e dall’assenza di pubblico, trovando nuove metodologie per mantenere i contatti con i tifosi, i particolare sui social “Va benissimo parlare di algoritmi, ma a conti fatti la differenza le fanno le emozioni. Dall’altra parte dello schermo c’è sempre una persona e se creo un contenuta che la emoziona sarò più forte di ogni algoritmo. La persona che ha visto nella società un’idea o un sentimento, ci rimane legata.”
Si parla anche del nuovo modo di vedere le società sportive, in un paragone su cosa la pallavolo potrebbe imparare dal calcio, la valorizzazione del proprio brand e l’importanza di legarsi ad un atleta che ha una propria visibilità e mediaticità rende straordinario il riflesso sulla società stessa.

Da Perugia un arrabbiatissimo Roberto Farinelli, già nostro ospite, sul blocco delle retrocessioni della Serie B: “Almeno l’80% delle squadre non hanno più un obbiettivo, siccome sono poche le squadre che puntano alla promozione” commenta il coach del SchoolVolley Perugia “Arrivando alla 5° di campionato, secondo me stravolge un po’ il tutto”

Per la rubrica del bolognese torna a metà settimana Andrea Zappaterra, già polemico sul neo-governo Draghi e dell’assenza di un ministero dello sport, insieme a Luigi Mazzotta, head coach del VTB Progresso. Il VTB è riuscito a portare a casa i tre punti nella sfida d’esordio in serie C nel derby contro Argelato, vincendo per 3 a 0. “Non avevo mai vinto un set in quella palestra” le prime parole del mister a VDV “La tensione c’era perchè intanto è la prima di campionato e dopo un anno di stop è tutta un novità”. Una riflessione sul blocco delle retrocessioni e se questo incida sul livello medio del campionato. “Secondo me è giusto che non ci siano retrocessioni perchè non sarà un campionato regolarissimo. L’agonismo c’è sempre, anche in allenamento, non esiste uno che scenda in campo rilassato.

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